mercoledì 20 gennaio 2010

Arte o Decorazione

Tutti sappiamo che c'è una quasi impercettibile differenza tra arte e decorazione. Ricordo ancora quando all'università trascorrevamo interi mesi in cui le lezioni avevano come unico argomento il concetto di 'Arte'.

Credo, però, che per i fioristi debba esserci una differenza chiara e netta tra l'arte floreale e la decorazione...e quindi, in parole povere, tra omaggi floreali ed allestimenti.

Mi piace da morire sperimentare con nuovi e vecchi 'materiali vegetali' e magari alcune mie realizzazioni si avvicinano molto al comune concetto di arte, ma tengo sempre in mente che quello che faccio per i miei clienti deve essere utilizzabile e deve avere una possibilità di collocazione.
Per esempio un centrotavola va realizzato seguendo determinate regole: deve essere bellissimo da vedere, ma non un'opera d'arte assoluta e predominante, perché se poi per esempio lo chef avesse deciso di realizzare un piatto dal forte carattere artistico gli ospiti sarebbero solamente confusi (o anche disturbati) , non sapendo se rivolgere le proprie 'attenzioni visive' alla composizione floreale o a quella gastronomica.

Il mio concetto di Arte Floreale....quello che solitamente ammiriamo tra le pagine dei libri di flowerdesign...ciò che vediamo nelle dimostrazioni durante gli stage...tutto ciò che fà nascere i 'trend' e che nel suo non essere commerciale diviene senza prezzo...il tipo di composizione dove esprimiamo soltanto i nostri gusti personali e sopratutto le nostre emozioni.
Arte Floreale è l'assoluto obbligo di sperimentazione, il superamento di tutti i limiti tecnici e l'infrazione delle 'regole grammaticali', ma anche delle norme e dei valori legati alla quotidianità.
Per fare una paragone con la moda, l'arte floreale è quasi l'haute couture che vediamo sulle catwalk, ossia un abito talmente bello e non pratico che nessuno indosserebbe mai, ma che poi con revisioni può diventare un abito da sera o una decorazione da applicare in una non ben definita sede e ad un non ben definito scopo.
Una buona decorazione floreale di qualunque tipo, invece, deve essere funzionale anche se bellissima e non necessariamente 'normale'. Deve essere fatta esclusivamente su misura del cliente (e non seguendo il nostro istinto), deve essere 'modellata' in base alla location che la ospiterà, alla donna che la indosserà, deve comunicare ciò che il cliente vuole trasmettere ai propri invitati...noi dobbiamo avere solo l'abilità di tradurre in linguaggio floreale questi messaggi.

Ecco forse è proprio questa la differenza!..Nell'arte siamo traduttori di noi stessi e nel commercio dei fiori traduttori dei nostri clienti.

Quello che voglio dire ai miei colleghi è che per avere successo devono sempre sapere quali limiti porsi quando si avvicinano all'arte. Spesso i fioristi si lamentano che il loro negozio 'non va', che il pubblico non capisce quello che fanno e così via, ma uno dei motivi è proprio questo:ci si dimentica che noi fioristi nella quotidianità non siamo artisti, ma SOLO designer di lavori vendibili.


Ecco un esempio dove durante una dimostrazione in Portogallo mi sono lasciata andare e dove ho cominciato a creare una scultura artistica. Non ho nemmeno finito la composizione perché richiedeva troppo tempo (nella pratica non abbiamo quasi mai tempo per creare vera arte)...

Invece qui un esempio di una decorazione molto semplice e molto commerciale (lo si puo' notare dalla serialità della produzione) : un piccolo cachepot con qualche tulipano, creato per un ingrosso di fiori nel Veneto...
Quindi il mio messaggio sia al pubblico sia ai miei colleghi è di valutare sempre il rapporto di creatività-prezzo delle composizioni. Non tutti hanno bisogno di un'opera d'arte e non tutti hanno la possibilità e le capacità per realizzarne!

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