lunedì 18 gennaio 2010

Lavorare nei luoghi sacri

Per molti fioristi risulta difficoltoso approcciarsi (lavorativamente parlando) ai luoghi sacri come chiese,basiliche o sinagoghe.
Spesso ho partecipato o assistito a discussioni nate dal fatto che i prelati non ci lasciano fare liberamente quello che noi vorremo e viceversa loro si lamentano dell'irrispettosità di noi fioristi...insomma..è un puntarsi il dito contro a vicenda!
Io credo che la ragione sia da entrambe le parti. E' vero che la chiesa è molto (ma mooolto) poco chiara nell'esposizione delle proprie regole, ma d'altro canto è purtroppo anche vero che tanti fioristi e fiorai non sono abbastanza rispettosi nei confronti della religione e dell'archittettura del luogo.
Allora come potremmo risolvere queste controversie?
Prima di tutto occorre sempre andare a fare un sopralluogo durante il quale specificare le esigenze al responsabile del luogo sacro ed ascoltare rispettivamente le sue per poi giungere ad un accordo. E' necessario presentare il progetto e rendere chiaro quali sono le intenzioni..su dove..e come posizionare l'addobbo. Un buon colloquio preliminare evita già molte sorprese per tutti.
Poi penso che da parte dei fioristi ci sia il dovere (buonsenso) di arricchire le proprie conoscenze riguardo le varie religioni, le relative architetture e la storia dell'arte.
Dobbiamo sapere quali colori e che specie di fiori vanno simbolicamente d'accordo con determinate cerimonie.
Dobbiamo sapere se esistono degli spazi ben precisi all'interno di un edificio religioso in cui non si devono/possono posizionare decori, addobbi o fiori.
Dobbiamo, infine, sapere abbinare i decori floreali alle specifiche architetture circostanti,contestualizzandoli il meglio possibile.
E' scontato che tutto il lavoro va eseguito nel massimo rispetto della location e quindi senza assolutamente sporcare o rovinare/deturpare gli spazi e le costruzioni circostanti (per cui non vanno utilizzati chiodi o viti e sono d'bbligo le protezioni per i materiali a diretto contatto con i decori...).
Qui in Italia queste cose sembrano forse un pò scontate dato che la maggior parte dei fioristi appartiene allo stesso orientamento religioso dell'edificio sacro che allestisce. Io sono molto fortunata perché non mi è stata 'assegnata' nessuna religione e perciò mi sento sempre in dovere di documentarmi a riguardo.
Se pensiamo che è già così difficile conoscere noi stessi, non ci dobbiamo vergognare di ammettere di non conoscere a fondo la nostra architettura e le relative simbologie..e non è di certo un peccato armarsi di un pò di umiltà e chiedere ai responsabili dei luoghi sacri cosa è ammesso e cosa non concesso fare nella casa del loro dio...

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