lunedì 18 gennaio 2010

Meno invidia e più collaborazione !!!

La settimana scorsa mi trovavo a Lecce intenta nell'allestimento di una chiesa. Lavoravo per Tearose, un'azienda con sede in Monza (Mi) gestita con tantissima esperienza dalla Sig.ra Rovati che è, da molti anni, la colonna portante di un Paradiso del flower design, della moda e delle tendenze..un organismo che deve il suo funzionamento all'ottimo backstage composto da numerosi artigiani esperti dei vari settori..dal flowerdesigner..al fabbro..al pittore.. all'addetto alle pubbliche relazioni...(Tearose meriterebbe pagine e pagine per essere ben descritta ma ho cercato di farlo nel modo più sintetico e chiaro possibile per farvi avere un'idea del livello a cui mi riferisco).
E', dunque, abbastanza evidente che uno spazio allestito da Tearose risulti sempre di eccezionale bellezza ed eleganza e non alla portata di tutti.
A Lecce non esiste un'azienda di tale livello, tanto che il nostro arrivo ha suscitato non poco clamore. Durante tutto l'allestimento abbiamo avuto una schiera di 'fans' che ammiravano il nostro operato a bocca aperta...addiritura verso sera ho scoperto che si era creato un vero e proprio passaparola di un 'allestimento da sogno' per il quale si sono mobilitate anche persone che risiedevano lontano dalla nostra location, tra cui, ovviamente, numerosi fioristi e fiorai.
Questo è esattamente il punto in cui volevo arrivare!
Mi è dispiaciuto molto notare che gran parte dei 'colleghi' non si recavano lì soltanto per ammirare un bel lavoro, ma per lamentarsi del fatto che loro non sono mai stati in grado di realizzarne uno simile.
Questa forma di invidia mi rende piuttosto triste:
Perché attaccare noi per il fatto che siamo venuti da lontano 'a casa loro'?
Perché la chiesa ci ha permesso, forse, qualche composizione in più rispetto alla norma?
Perchè l'allestimento era così bello?
Se una sposa decide di far venire un fiorista da fuori, i motivi possono essere svariati..
forse perchè ritiene che in zona non esista nessuno in grado di offrire una prestazione degna delle sue esigenze, ma anche se fosse così, che colpa abbiamo noi 'esecutori'?
Penso che la risposta a tutti questi quesiti sia solamente una..l'invidia è causata da una mancanza di spirito di collaborazione, sopraffatta da un fortissimo 'senso' di concorrenza.
Per fortuna ogni persona è diversa dall'altra...a confermare questo faccio l'esempio di due colleghi ed amici del luogo, i quali non solo la pensavano come me, ma ci sono stati di grande aiuto, confrontandosi con noi, osservando, scambiando idee, criticando quando era il caso..ed hanno ricevuto in cambio la soddisfazione di tornare a casa avendo imparato ed appreso delle cose in più!
Così dovrebbe essere! Lo spirito di collaborazione serve esattamente a quello!..ad imparare!
Non bisogna solo puntare il dito, ma guardarsi dentro ed ed avere il coraggio di porsi la domanda 'perché loro sì ed io no?' , facendo però un piccolo sforzo nel cercare con obiettività la risposta e facendo in modo che ci sia una crescita professionale che porti come risultato all'affermazione 'finalmente ora posso farlo anche io!'.
E' chiaro che una fioraia, che forse non ha nemmeno mai fatto un corso e che lavora da tanti anni in un negozietto con sua mamma, non sarebbe mai stata in grado di offrire un servizio del genere, non per incapacità artistiche, ma per indiscutibili incapacità tecniche...dunque a quale scopo venire da noi a sfogare la propria frustrazione?Non sarebbe stato meglio limitarsi ad ammirare consapevole di non essere in grado di realizzare tali creazioni?
Tanti fioristi credono di essere grandi flower designer con molte potenzialità e di offrire al pubblico creazioni di altissima qualità, dimenticandosi di come stanno effettivamente le cose nella realtà.
Quello che cerco di dire è che se tutti facessimo lo sforzo di collaborare un pò di più, ne avrebbe assoluto beneficio la nostra conoscenza, aumentando l'esperienza e conseguentemente il livello del rendimento. Lasciamo da parte l'invidia che non ci porta a nulla!
Io so benissimo che non sono ai livelli di Tearose, e che per molti anni a venire non potrò esserlo, (partendo già dal fatto che io sono una persona e Tearose è un team!) posso, però, avere..ed ho.. l'ambizione di migliorare me stessa, cominciando a 'far bene' le cose nel mio piccolo, passo dopo passo, giorno dopo giorno, arricchendo il mio 'sapere' eed il mio 'fare' quello che imparo in giro per il mondo.

1 commento:

  1. Maya, come ti capisco! Sono nata e cresciuta a Lecce, purtroppo! E' una città piena di insidie che vive di invidia ed immagine. Non voglio fare di tutt'erba un fascio, ma la maggior parte è così! Persone bigotte e meschine. La gelosia e la falsità è una malattia che dilaga in questa città! Mi spiace parlare in questo modo ma non sei l'unica ad aver riscontrato tanta ostilità e scortesia con i miei concittadini. Rimane solo una bellissima città dall'apparenza ingannevole!
    Grazie per averci portato la tua professionalità. Spero che sia d'insegnamento e di esempio a tutti i leccesi invidiosi/e!!!
    Ciao
    Daniela

    RispondiElimina